Piange ciò che ha fine
e ricomincia. Ciò che era
area erbosa, aperto spiazzo e si fa
cortile, bianco come cera,
chiuso in un decoro ch’è rancore[..]
Piange ciò che muta, anche
per farsi migliore.La luce
del futuro non cessa un solo istante
di ferirci.
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Io sono una forza del Passato
Solo nella Tradizione è il mio amore.
(da Le Ceneri di Gramsci, Il pianto della scavatrice)
Chiara P. III D